lunedì 26 novembre 2007

Festa dell'Albero a Palagianello

Nella mattinata di domani gli alunni delle locali scuole elementari, in compagnia di Insegnanti ed amministratori di Palagianello, si recheranno nei pressi del Campo Sportivo per la “Festa dell’Albero”. Per l’occasione saranno piantati alcuni alberi nelle aree verdi vicine. Le piante faranno compagnia nel corso degli anni ai giovani, con la speranza che gli scolari di oggi divengano responsabili custodi dell’ambiente del futuro.

venerdì 16 novembre 2007

Ausilio al radioascolto



Ecco un elenco in formato PNG di emittenti captabili in Puglia nel corso delle ore notturne. L'inverno ci regala tante ore di assenza del Sole e di conseguenti disturbi, la televisione ci regala a volte spettacoli poco visibili, ed ecco aprirsi l'orizzonte sconfinato della radio! Basta armarsi di una comunissima radio a transistor (ne basta anche una portatile), selezionare la gamma AM o OM o MW, cioè quella relativa alle Onde Medie, e sintonizzarsi sull'emittente desiderata. Tra breve vi racconterò la storia degli ultimi sette lustri in compagnia delle Onde Medie...

Buon ascolto!

venerdì 9 novembre 2007

"No ai cassonetti!!!"



Ormai a Palagianello da anni non si fa che parlare di raccolta di rifiuti.
Anche giovedì sera, nell’aula consiliare, era quello il tema all’ordine del giorno di un incontro organizzato dalla Sinistra Democratica, dalla Pro Loco e dai locali Amici di Beppe Grillo. Sùbito un punto fermo: la raccolta porta a porta va proseguita e viene detto un chiaro no ai cassonetti il cui acquisto comporta un investimento per 320.000 Euro che sarebbe stato meglio spendere per migliorare la porta a porta. Questa la posizione prospettata da Gregorio Scalera, segretario locale di Sinistra Democratica, per cui “da stasera si parte con lotte vere e forti”.
Vito Vetrano, Amico di Beppe Grillo, rincara la dose rammentando come la porta a porta abbia permesso l’ottenimento della certificazione ISO 14001 da cui hanno tratto beneficio anche i produttori agricoli della nostra zona. “I cassonetti spianerebbero la strada all’apertura della discarica San Felice”, dice Vetrano, mentre ricorda che il Decreto Legge 158 della Regione Puglia preveda multe per i Comuni che scendano al di sotto del 30% nella raccolta differenziata. Vetrano ripesca dagli angoli della memoria del paese anche le pattumelle per la porta a porta, che “riposano negli scantinati del Comune, furono pagate da noi e noi giovani siamo disposti ad impegnarci a consegnarle a tutti, purché si prosegua con la porta a porta”.
Franco Battista, per la Pro Loco, con chiarezza rammenta ai cittadini intervenuti nell’aula consiliare quali disagi abbia procurato la presenza dei cassonetti, ricordando l’intervento di volontari che in quegli anni cosparsero i punti vicini ai raccoglitori, e quindi alle abitazioni, con la creolina per liberarli da cattivi odori, sudiciume, mosche ed insetti vari. Ed ancora: “Il progresso culturale, sociale e turistico del paese non è compatibile con la presenza di cassonetti!” Battista sostiene che siamo contro corrente rispetto a quanto si cerca di concretare sull’intero territorio nazionale, dove si viaggia verso la raccolta differenziata porta a porta.
Poi, gli interventi. Da Amici di Beppe Grillo provenienti da Taranto che parlano di imprenditori, politici e business delle discariche e che proclamano che “lo sviluppo di un comune non è dato da aiuole, ma dal miglioramento della vita per tutti, dall’evitare di morire a causa di cancro, dall’investire in risorse rinnovabili. E poi il nostro agire deve esser determinato da una domanda: chi ci guadagna? Con il cassonetto ci guadagna il cittadino, la sua salute o ci guadagnano altri?”. Voci poi allarmate su spesa per cassonetti e di concomitante assenza di centomila Euro annui per l’abbandono della porta a porta, poi ancora voci di proposta di un “largo movimento” che Palagianello già dimostrò anni fa chiedendo con forza di non aprire la discarica San Felice, voci che ricordano che per le direttive europee le discariche sono fuorilegge. Voce infine dell’on. Paolo Rubino che invita ad “esser pronti ad un riproposizione dell’apertura della San Felice”. Un pericolo per Palagianello e Palagiano. Ecco che s’avanza la richiesta di una sospensione della delibera di acquisto dei cassonetti. “E proprio a volerli rimettere, perché acquistarne altri, dal momento che la vecchia vasca di decantazione è piena dei vecchi cassonetti di zinco, riposti con cura e ben allineati?”. Rubino invita a chiedere una seduta del Consiglio comunale discutendo piuttosto sui 4,5 milioni di Euro che giungeranno dalla Regione per la raccolta differenziata. “Vanno interessati gli organismi di controllo, come la Corte dei Conti”, continua Rubino, e provocatoriamente invita a porre i futuri cassonetti “dove abita chi non fa la porta a porta; pretenderemo anche tasse differenziate, per premiare chi vorrà continuare la porta a porta. Paventiamo problemi di ordine pubblico per il posizionamento dei cassonetti e la perdita della certificazione 14001. Ma noi non permetteremo che venga distrutta la nostra agricoltura”.
La replica dell’Assessore Caragnano e del Sindaco Petrera giunge dall’emittente Studio 100: “si tratta di un miglioramento della raccolta differenziata conforme al progetto di Ato Taranto 1. Mira a incentivare alla raccolta porta a porta sperimentale nel centro storico e porta a porta nel resto del paese per i rifiuti nobili e contenitori per organico e secco. È stato contattato un impianto di compostaggio di Laterza verso cui, quando attivo, sarà conferito il materiale raccolto. Si resta fermi nella scelta della raccolta differenziata: va messo invece in discussione il sistema visti anche i risultati. Oggi non esiste nella provincia di Taranto una serie di impianti di smaltimento. Siamo pronti a tornare in pieno al porta a porta in caso di apertura in provincia di impianti di compostaggio e riciclaggio”.

lunedì 5 novembre 2007

Dal mio archivio - Festa per i trent'anni delle Radio Libere - Massafra - 4 Settembre 2005



MASSAFRA – Si è svolta domenica sera a Massafra, nell’ambito della serie di manifestazioni di “MassafraEstate”, una serata dedicata al trentennale della nascita dell’emittenza radiofonica locale. Allo spettacolo, organizzato da Antonio Mappa e del Club Amici del Carnevale, hanno partecipato Mariolino Di Pierro (già valido collaboratore di Claudio Cecchetto), Enzo Di Bari, Floriano Montemurro, Vincenzo e Lello Di Bello, Rocco Silvestri e Giovanni De Pace. Inoltre sono intervenuti gli storici componenti lo staff di Radio Taranto, la prima radio locale della provincia: Gianni Madaro, Netty Russo, Checco Petraro, Davide Frascella e Pino Mappa, il quale si è peraltro esibito col proprio gruppo di musica blues e soul “Moving Blues Band” e…
…ma no, così non va! Il pezzo non può proseguire così! Non possiamo ridurre a fredda elencazione di partecipanti ad una serata meravigliosa il ricordo della stagione fenomenale legata alla nascita delle radio libere!!!
Sì, radio libere, come libera era la sensazione di fare informazione, di trasmettere buona musica, di stare insieme, di assistere e partecipare ad una incredibile rivoluzione del costume. Chi l’avrebbe mai detto che la casalinga di Voghera come quella del rione Tamburi o del centro storico di Carosino avrebbe avuto dimestichezza con i MegaHertz e con l’allontanare il telefono dalla radio ad evitare l’effetto Larsen? Chi l’avrebbe mai detto che, subito dopo “Le canzoni degli anni ‘60” del Secondo Programma Radiofonico della RAI o di “Sorella Radio” del Programma Nazionale avremmo ascoltato musica d’importazione appena arrivata dagli Stati Uniti, insieme alla dedica fatta alla ragazzina del cuore, alle poesie e canzoni di Saverio ed Antonietta Nasole, ad ore ed ore di trasmissione di musica? Prima si ascoltavano solo “Alto Gradimento” (quarantacinque minuti al giorno, dal lunedì al venerdì), “CaraRai” (stessi giorni, due ore al giorno) “Supersonic” (stessi giorni anche qui, un’ora e mezza al giorno), mentre i più nottambuli ascoltavano l’ora di “Popoff”, con un adolescente Carlo Massarini dalle 22,30 per un’ora.
Null’altro.
D’improvviso, sull’onda del film “American Graffiti”, affascinati dalla figura del disc-jockey Lupo Solitario, alcuni giovani a Milano costituiscono una radio provata, Radio Milano International. E poi in tutta Italia. E poi anche qui a Taranto. Professionisti (sì, lasciatecelo dire: professionisti, perché tali si sono rivelati) della musica, dell’elettronica, della conduzione di programmi, della parola, professionisti della comunicazione, giovani ma capacissimi, hanno dato a Taranto e provincia la prima radio: Radio Taranto. E con gioia, con commozione domenica sera li abbiamo visti lì, sul palco, insieme a chi ha seguito il loro esempio. Radio Taranto! Ricordiamo tutto, ma proprio tutto, di quella stagione unica: le sigle, gli stacchetti, le telefonate, i conduttori, valenti professionisti a cui sia il bello che i problemi della diretta facevano davvero un baffo. Ed a proposito, come non ricordare il sempre vivo Loris, sempre vivo nei nostri cuori, pulsanti a quarantacinque giri al minuto! Loris Pepe “che ha ricevuto personalmente i complimenti da Renzo Arbore, che ora è Presidente dell’AID, Associazione Italiana Disc-Jockey!”, sentenziavamo con orgoglio ogni volta che in quegli anni ne parlavamo ad amici di altre zone d’Italia.
Netty Russo: conduttrice che con i programmi di fascia serale ha contribuito all’aumento della popolazione dell’arco jonico!... È vero, è proprio vero: le prove esistono, sono proprio vive, statene pur certi!
“Dischi e dediche da Gianni-Gianni-Gianni-Gianni”: quella eco a Taranto è impronta indelebile per chi la radio l’ha ascoltata in un certo modo, prendendo solo il meglio da quanto usciva da quella scatoletta nera, sempre sintonizzata sulla medesima frequenza: 102.500 MHz. Insieme a Gianni ricordiamo la sorella Rita e quella sua intervista a Mina che ci ha fatto tanto sognare!
E poi “Water Colours”, incredibile trasmissione di brani di musica country, tanto snobbata dall’emittenza nazionale ma tanto amata qui da noi, da noi e soprattutto da Davide Frascella, uomo dalla conoscenza profonda di sound nordamericano.
E la musica d’importazione? Che musica, con il “capo D.J.” Pino Mappa, pirotecnico e trascinante, quasi più bravo dei vari Gigi Marziali, Paolo Francisci o Paolo Testa di “Supersonic”!
E poi ancora il mago della tecnica, Mario Lauria, uomo di lettere, uomo di Lingue e Letterature Straniere prestato con successo alla Radiotecnica, uomo che è stato capace d inventare di sana pianta persino la diretta in occasione della Processione per i Riti della Settimana Santa, quando ancora Taranto non aveva emittenti televisive. Si circondava di ottimi tecnici che sapevano essere anche ottimi D.J., come Checco Petraro. Lo stesso Mario curava insieme a Netty Russo “Casella Postale 16”, rubrica di lettere e dialogo con gli ascoltatori. Alzi la mano chi non ha mai scritto a quel famoso indirizzo!
Programmi molto curati, come curata era la informazione: finalmente la radio ci informava costantemente su quanto accadeva a Taranto e provincia, finalmente cronache delle partite del Taranto fatte col cuore! Il notiziario di Radio Taranto generò una ottima serie di commentatori, tra cui ricordiamo innanzitutto, se permettete, il nostro Direttore Antonio Biella, e poi Salvatore Catapano, ora giornalista RAI, Walter Baldacconi, Direttore di Studio 100 Notizie, Lino Campicelli, ora su TeleNorba.
Si spianò così la strada alla nascita di altre stazioni, radiofoniche e televisive. Con un certo dispiacere ricordiamo il sequestro del 20 aprile 1976, dopo il quale la città fu tappezzata di manifesti che chiedevano il dissequestro del trasmettitore di Radio Taranto in nome dell’articolo 21 della Costituzione: la buona notizia, quella del dissequestro, giunse due settimane dopo, l’8 maggio.
“Che esperienza meravigliosa!” Vogliamo terminare così, con un’espressione di qualche anno fa di Lello Basile, che vent’anni fa dirigeva il Notiziario di Radio Taranto. Esperienza meravigliosa che vorremmo fosse possibile ripetere, magari con quelle persone, un po’ cresciute ma che hanno conservato, credeteci, quello spirito creatore e creativo! Forse, perché questo sia possibile occorrerebbe recuperare in pieno lo spirito del tempo, quello che permise di rompere il monopolio che allora imperava in Italia nel settore radiotelevisivo. Oggi esistono altri monopoli, che poco hanno a che fare con un qualche spirito di servizio ma che tanto pare siano connessi ad interessi economici ed aziendali. Rompere una seconda volta un monopolio, ecco cosa occorrerebbe fare, magari creando, negli anni 2000, “Radio Taranto DAB” o “Radio Taranto DRM”, salutando gli ascoltatori con “Ciao, ciao, ciao e poi ancora ciao!”.
Un elogio infine all’ottimo gruppo musicale di Pino Mappa che domenica sera si è esibito con bravura estrema. Bravi, davvero bravi!
("Corriere del Giorno", Taranto, Settembre 2005)

sabato 3 novembre 2007

Dal mio archivio - Crollo della Chiesa di San Giovanni Bosco - Domenica 13 Marzo 1994




Domenica 13 Marzo, intorno alle ore 12,45, si è verificato un crollo che ha praticamente distrutto la già inagibile Chiesa intitolata a San Giovanni Bosco, a Palagianello.
L'edificio, dichiarato impraticabile già dall'Aprile dello scorso anno, era pericolante a causa di visibili lesioni della volta che attraversavano longitudinalmente il tetto della chiesa.
Sulla sommità è rimasta l'ormai inattiva antenna della non più esistente emittente "Radio Palagianello" e che sino a qualche mese fa è stata usata dall'acquirente della stazione, "Ciccio Riccio" di Brindisi, proprietaria al momento di un altro impianto poco distante. L'antenna è situata nei pressi dell'abside che non ha ceduto; ha retto anche la facciata della chiesa, insieme alla parete nord.
Fortunatamente nell'attimo dell'evento il luogo era deserto anche nei paraggi: sono subito accorsi Vigili Urbani, Carabinieri e Vigili del Fuoco che hanno effettuato le perizie di rito, a seguito delle quali si dovrà stabilire se sarà necessario, così come pare a prima vista, l'abbattimento della Chiesa di San Giovanni Bosco, opera rimasta incompiuta.
Viene subito alla mente il ricordo di quel pomeriggio di Natale del 1972, quando in paese si diffuse la notizia di un altro crollo, quello della Cappella della Madonna delle Grazie, nella parte più antica del paese, lungo il costone orientale della gravina di San Biagio, su cui sorgeva una cava estrattiva. Da questa, il Lunedì dell'Angelo, partiva la processione con l'immagine della Protettrice del paese.
Grande lo scoramento dei fedeli, del giovane Parroco Don Salvatore Casamassima e soprattutto di Don Cesare Buonvino, che fino all'anno scorso ha diretto la vita della comunità, lasciando il testimone a Don Salvatore dopo oltre trent'anni.
Il punto in cui tufo e polvere sono piombati ospitava campetti di calcetto e pallavolo, da tempo non frequentati.
Si pone subito, oltre agli altri ugualmente importanti, un problema di carattere logistico: dove effettuare la rappresentazione sacra della "Via Crucis Vivente", entrata ormai nella tradizione palagianellese e che si dovrebbe tenere a fine mese nel piazzale antistante l'oratorio nelle immediate vicinanze della chiesa crollata.
(“Puglia – Quotidiano di vita regionale” – Bari, Marzo 1994)

Radio Palagianello: quanti ricordi!



26 Maggio 1977.
Come dimenticare questa data?
Fu il giorno in cui iniziarono i programmi di Radio Palagianello.
Sono passati trent’anni ma di quel periodo il ricordo resta vivo.
Erano quelli gli anni in cui, dopo il monopolio RAI, ogni realtà urbana, anche piccola come la nostra, ebbe il diritto di far sentire la propria voce nell’etere. Un ritardo inaudito frutto della preoccupazione di chissà cosa, un ritardo che non ho mai capito. Come mai ho capito il ritardo dell’introduzione della TV a colori: ci si preoccupava che l’introduzione del colore nelle trasmissioni in Italia avrebbe ucciso le industrie nazionali produttrici di televisori, non ancora pronte per l’innovazione tecnologica. E così abbiamo visto trasmissioni pur prestigiose ma in bianco e nero. Eppure rimpiango tanto la qualità, i contenuti di quella TV povera di colore, ma ricca di contenuti.
Ma torniamo alla radio, alla nostra radio. A Radio Palagianello, pur non dimenticando Radio Ghibli. La frequenza su cui trasmetteva Radio Palagianello era 99,500 MHz, lo studio in Via Sansonetti. Il proprietario, prematuramente scomparso, era Paolo Palumbo, di cui ancora in tanti ricordano i programmi serali. Vorrei però ricordare tutti quelli che si son susseguiti ai microfoni: Mario Notaristefano, la prima voce della radio, Franco Greco, Linetto Scarcia, Pino D’Eredità, Marcello Fatiguso, Nino Fatiguso, Franco Fatiguso, Giovanni D’Onghia, Maria D’Onghia, Carmela Goffredo (quante dediche abbiamo ascoltato dalla sua voce!)e poi tanti, tanti ancora, senza dimenticare il coraggio di Antonio Palumbo, fratello di Paolo, che dopo la perdita di “Paolo P. di R.P.” rilevò la radio dandole, pur per soli tre anni, una insperata seconda vita!
Era un bel modo di stare insieme, un modo per farci sentire da tanto lontano. Con orgoglio citavamo nelle trasmissioni le telefonate che giungevano sì da Taranto persino, ma soprattutto dalla Basilicata e dalla Calabria, dirimpettai talassici avvicinati dalle onde radio. Con dispiacere mi sono accorto di come fosse ed è impossibile dal punto di vista legale trasmettere su Onde Medie ed Onde Corte. Questo permetterebbe di farsi sentire davvero molto più lontano, questo permetterebbe di aprire molte più emittenti aprendo gli spazi ormai angusti della Modulazione di Frequenza, questo sarebbe un allargamento della democrazia!!!
Ad esempio, si potrebbe trasmettere a livello strettamente locale sulle Onde Medie sulla frequenza di 1503 KHz, che notoriamente non è occupata da emittenti nazionali. Così si potrebbe consentire la nascita di piccole emittenti locali, di talk-radio che non disturberebbero altre stazioni europee.
Ci sono sì le radio via Internet, ma il bello della radio è proprio il fatto che sia portatile e semplice da portare con sé.
Quanto sarebbe bello poter ripetere quella esperienza! Quanto sarebbe bello se le attuali generazioni potessero rivivere quegli anni fenomenali, con l’ausilio di tutte le innovazioni che la tecnologia ci offrirebbe: trasmissioni in diretta con postazioni esterne grazie a piccole ricetrasmittenti PLD o PMR ma anche con l’uso di Messenger, dirette del Consiglio comunale riascoltabili grazie al Podcasting e l’MP3, interviste catturate con microscopici registratori vocali, eventi sportivi e culturali.
Eppure le dirette esterne le abbiamo fatte anche allora. Nel 1981 Linetto Scarcia, Mimmo Salvatore ed io organizzammo una seguitissima diretta in occasione delle Amministrative di quell’anno, grazie all’uso di gettoni telefonici ed apparecchi pubblici ubicati nei pressi dei plessi scolastici sedi dei seggi. Fu un vero successo! Decidemmo di ripetere l’esperienza nel 1987 in occasione del referendum anticaccia, quello reso famoso da Adriano Celentano, tanto per capirci. Con gli allora giovanissimi Pasquale Poli e Francesco Francavilla organizzammo la diretta allo stesso modo. Un successo anche quello, ma non potemmo rinnovare l’esperienza perché la radio cessò di trasmettere, divenuta completamente ripetitore dell’emittente brindisina “Ciccio Riccio”, i primi giorni di Settembre del 1989.
La Messa in diretta. Quanta gente la ascoltava! Don Cesare Buonvino aveva nettissimi e chiarissimi riscontri anche da paesi vicini, principalmente Palagiano ma anche Castellaneta e Mottola. E pensare che ci bastava così poco per trasmetterla! Negli studi avevamo un piccolo trasmettitore che diffondeva il segnale verso il ripetitore su 99,500 MHz posto nella chiesa di San Giovanni Bosco, a nord di Palagianello. Negli immediati pressi dell’impianto, posto in una saletta adiacente la sacrestia, avevamo posto un piccolo deviatore, in modo che in una posizione permettesse la ricezione del segnale dallo studio radio e nell’altra inviasse verso il ripetitore il segnale dell’impianto di amplificazione della chiesa. Un’idea semplicissima ma geniale, che ci ha permesso di essere tra i primi nella zona ad offrire un servizio del genere. In precedenza era invece mio compito incidere su di un piccolo registratore a cassetta le omelie di Don Vincenzo Paradiso, della Parrocchia della Regina del Santo Rosario nella Messa delle 9,30, per poi ritrasmetterle immediatamente dopo in radio.
Questa è una piccola serie di ricordi legati alla radio. Prossimamente ce ne saranno altri, sempre che la memoria non mi abbandoni(!...). Se li gradite, fatemelo sapere! La mia e-mail è:
francofischetti@alice.it

Anche i nostri caduti hanno una lapide



Finalmente Palagianello ha una lapide per commemorare i propri caduti nelle due Guerre Mondiali.
Il monumento che reca scolpiti i nomi dei Caduti per la Patria è stato scoperto sabato mattina, nel corso di una toccante cerimonia alla quale hanno partecipato autorità civili, militari e religiose. Erano presenti il Vescovo di Castellaneta S. E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Castellaneta, ufficiali e sottuffiali delle varie Armi e tanti, tanti cittadini che in silenzio ed estrema compunzione hanno seguito i momenti della manifestazione.
Si parlava proprio di loro, delle loro famiglie, di chi non è potuto tornare, di chi ha per sempre conservato l’entusiasmo dei vent’anni ed ha, col sacrificio della vita, aperto la strada verso un’Italia migliore.
Coordinata dal Cerimoniere dott.ssa Carmela Barbitta, la cerimonia ha preso avvio nei pressi del Municipio con un corteo aperto dai bambini della Scuola Materna “Ignoto Militi”, che hanno poi deposto un fiore nei pressi della lapide. Toccante, davvero toccante la presenza della signora Maria Giove, sorella di uno dei Caduti, commovente l’ascolto dell’elenco dei nomi di quei giovani ed infine struggente la lettura, da parte del Presidente del Consiglio comunale Maria Rosaria Borracci, di pagine del diario personale di Alessandro Lentini. A Palagianello era ed è tutt’ora noto, pur dopo anni dalla scomparsa, come Sandrino, gestore di un bar nella zona centrale del paese. Il nostro Sandrino, che ricordiamo come persona educata, mite e disponibile, un vero galantuomo, è stato prigioniero per sei anni in Germania, in quella Germania che non perdonava, che deportava e sterminava. Dalle pagine scritte in prigionia emergono l’angoscia, la speranza, la cupa stanchezza, il disperato ricordo della famiglia e la flebile e potente speranza di ritornare in Italia, a Palagianello, riprendendo la vita di prima. Che però non è mai la stessa.
Nel suo intervento il sindaco arch. Francesco Petrera ha invitato i cittadini a servire il Paese “con la stessa disponibilità di un cameriere e con lo stesso essere dimesso”.
Noi ricorderemo sempre il sacrificio di quei ragazzi, oggi più di prima, grazie alla lapide posta accanto al Monumento ai Caduti, tra via Garibaldi e via Mottola. Parole inattese e gradite sono giunte infine dal Comandante Rotolo, Ufficiale di Marina ed autore di un testo sui Caduti di Palagianello e Palagiano: c’è la possibilità, per i parenti di deportati in Germania, di ottenere una medaglia a memoria dei loro congiunti. Prossimamente l’Ufficiale consegnerà al Comune dei moduli atti ad ottenere le medaglie.

Dalla costa jonica alla "Costa" svizzera...



Grazie, Amici della “Costa dei Barbari”!
Grazie per aver citato quest’oggi un mio modesto giudizio sulla Vostra bella trasmissione che seguo da diversi anni, prima sulle Onde Corte e poi via satellite!
“La Costa dei Barbari” tratta della lingua italiana, delle sue sorti, dei suoi sviluppi, degli attacchi perpetrati ai suoi danni e di come essa sia capace di difendersi. Va in onda il sabato dalle 10 alle 10,30 sulla Rete Due della Radio della Svizzera Italiana e la domenica dalle 13,15 alle 13,45 sulla Rete Uno. La frequenza su cui ascoltarla da uno dei satelliti della flotta Hot Bird, 13 gradi Est, è 11,526 GHz, Polarizzazione orizzontale, SR 27.500, Video PID 8191, Audio PID 222.
È presentato da Flavia Soleri, Luigi Faloppa e Febo Conti. Quest’ultimo in tanti tra noi lo ricorderanno quale presentatore della fortunata serie di programmi di quiz televisivi dedicati agli studenti di Scuola Media “Chissà chi lo sa”, andata in onda negli anni ’60 sul Programma Nazionale della Televisione Italiana, l’attuale RAI Uno.
Nella foto, tratta dal sito della Radio Svizzera, è possibile vedere la Redazione del programma, i cui autori sono Giorgio Passera e Rolf Schuerch.
Ascoltatela e fatela ascoltare!