domenica 2 marzo 2008

Convegno UDC a Castellaneta



Consacrazione di Antonio Scalera a segretario provinciale dell’UDC ed annuncio che il partito correrà con la Rosa Bianca e con Savino Pezzotta candidato. Potrebbero essere questi i punti salienti dell’incontro di venerdì sera nell’Auditorium “7 febbraio” a Castellaneta su “L’impegno civico dei Cristiani per il bene comune” a cura dell’UDC con la partecipazione dei senatori Luca Marconi e Rocco Buttiglione. Si è anche insediata formalmente la Consulta per il Mondo Cattolico. Un rapido sguardo di cronaca superficiale potrebbe fermarsi qui.
E invece è accaduto un fatto nuovo: gli interventi dei movimenti, che rappresentano persone, sono stati in numero doppio rispetto a quello dei politici che si sono alternati al microfono. Un vero movimento di popolo che ha analizzato percorso ed indicato prospettive al Cristiano che voglia impegnarsi per il bene dell’Italia.
Creare un connubio tra vita politica e vita cattolica considerando l’inadeguatezza della Destra a portare avanti quelle istanze, creare e vivere una “cultura della Pentecoste” sono alcune tra le idee dei relatori che hanno poi ceduto all’intervento del Presidente Rocco Buttiglione.
Il senatore ha esordito ricordando l’episodio della Sapienza: “il Papa non impone nulla, né al politico né al cittadino; piuttosto in Lui e nelle Sue parole vi si riconoscono milioni di Italiani”. Considerando quella dei firmatari del famoso documento una “discriminazione culturale, va analizzata la mentalità laicista secondo cui i Cattolici non abbiano o non possano dire qualcosa di condivisibile da chi Cattolico non lo è”. Ed ecco un’occhiata all’eutanasia (“l’Uomo non va aiutato a morire, piuttosto va aiutato a vivere e non va lasciato a morire senza nessuno che lo conforti”) ed una alla questione aborto (“Miriam Mafai, prendendosela con me su ‘Repubblica’, è passata dalla teorizzazione dell’aborto a quella dell’infanticidio ed il ginecologo Guido Viale, in quota PD, è sulla stessa linea”).
Dopo queste brevi note, ecco che il filosofo cattolico inizia la lezione partendo da una frase dei Salmi: “L’aiuto viene dal Signore, Creatore del Cielo e della Terra”. Buttiglione parla del “Dito di Dio che entra nella Storia”: chi avrebbe mai pensato nel 1978, durante l’ultima Via Crucis di Paolo VI, mentre indifferenti auto circolavano al centro di Roma durante il sacro corteo e qualcuno scriveva il canto funebre per la Chiesa Cattolica, che di lì ad undici anni il materialismo dialettico sarebbe stato sepolto dai ruderi di un muro edificato anni prima nel corso di una notte d’agosto? Sembrava assurdo, ma è accaduto, come è accaduto che un anno dopo un altro Papa sia andato in Polonia a dire che “non è possibile leggere la storia della Polonia ignorando quell’unica e fondamentale unità di misura che è Cristo”! Ebbene la stessa aria di Danzica “tirava durante il Family Day, quando tanta gente ha detto di sì alla vita”. In Italia, continua il Professore, sta emergendo un movimento di cambiamento. Va quindi data espressione politica a un popolo che ha iniziato il cammino da lontano, insieme a Chiara Lubich e Luigi Giussani, un popolo che “non aveva né TV né denaro. Un movimento culturale e morale di un popolo: questo oggi occorre dare all’Italia e bisogna offrire le occasioni di cambiamento”.
La Dottrina Sociale della Chiesa. È il sentire comune degli Italiani, riconosce Buttiglione, quando l’esigenza della gente è trovare un lavoro, tener bene in considerazione il concetto di ‘salario familiare’. “Un quarto dei bambini italiani è ridotto in povertà”, continua il filosofo ricordando come ventimila aborti siano praticati per motivi economici, senza che invece venga compiuto alcuno sforzo per aiutare le famiglie: “Io sono per l’economia di mercato ma questa non deve schiacciare le famiglie! Un partito dev’essere espressione della realtà delle famiglie”. Un ritorno a Giovanni Paolo II, che dopo il crollo dell’ultima eresia, il Comunismo, da subito si chiese se la società e l’economia superstiti, occidentali fossero davvero le forme migliori di convivenza, o forse darebbe stato il caso di rivederle. “Del resto, oggi la Sinistra ha perso il contatto con i poveri veri, mentre la Destra non lo ha mai avuto! Solo la Chiesa può parlare dei poveri, ben essendo a conoscenza grazie all’operato della Charitas che aumentano le famiglie che chiedono pacchi-viveri”.
Il bene comune, il ultima analisi, conclude Rocco Buttiglione, “non è il PIL od il maggior benessere del maggior numero, ma è il massimo benessere per il maggior numero in cui nessuno è escluso”. E qui saltano gli schemi, saltano i bilanci, salta l’economia. Reggeremo l’urto? “È tempo di non avere paura”, rassicura il Presidente, “dobbiamo avere fiducia nel valore della testimonianza per creare una politica alimentata dalla Fede viva!”

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