venerdì 9 novembre 2007

"No ai cassonetti!!!"



Ormai a Palagianello da anni non si fa che parlare di raccolta di rifiuti.
Anche giovedì sera, nell’aula consiliare, era quello il tema all’ordine del giorno di un incontro organizzato dalla Sinistra Democratica, dalla Pro Loco e dai locali Amici di Beppe Grillo. Sùbito un punto fermo: la raccolta porta a porta va proseguita e viene detto un chiaro no ai cassonetti il cui acquisto comporta un investimento per 320.000 Euro che sarebbe stato meglio spendere per migliorare la porta a porta. Questa la posizione prospettata da Gregorio Scalera, segretario locale di Sinistra Democratica, per cui “da stasera si parte con lotte vere e forti”.
Vito Vetrano, Amico di Beppe Grillo, rincara la dose rammentando come la porta a porta abbia permesso l’ottenimento della certificazione ISO 14001 da cui hanno tratto beneficio anche i produttori agricoli della nostra zona. “I cassonetti spianerebbero la strada all’apertura della discarica San Felice”, dice Vetrano, mentre ricorda che il Decreto Legge 158 della Regione Puglia preveda multe per i Comuni che scendano al di sotto del 30% nella raccolta differenziata. Vetrano ripesca dagli angoli della memoria del paese anche le pattumelle per la porta a porta, che “riposano negli scantinati del Comune, furono pagate da noi e noi giovani siamo disposti ad impegnarci a consegnarle a tutti, purché si prosegua con la porta a porta”.
Franco Battista, per la Pro Loco, con chiarezza rammenta ai cittadini intervenuti nell’aula consiliare quali disagi abbia procurato la presenza dei cassonetti, ricordando l’intervento di volontari che in quegli anni cosparsero i punti vicini ai raccoglitori, e quindi alle abitazioni, con la creolina per liberarli da cattivi odori, sudiciume, mosche ed insetti vari. Ed ancora: “Il progresso culturale, sociale e turistico del paese non è compatibile con la presenza di cassonetti!” Battista sostiene che siamo contro corrente rispetto a quanto si cerca di concretare sull’intero territorio nazionale, dove si viaggia verso la raccolta differenziata porta a porta.
Poi, gli interventi. Da Amici di Beppe Grillo provenienti da Taranto che parlano di imprenditori, politici e business delle discariche e che proclamano che “lo sviluppo di un comune non è dato da aiuole, ma dal miglioramento della vita per tutti, dall’evitare di morire a causa di cancro, dall’investire in risorse rinnovabili. E poi il nostro agire deve esser determinato da una domanda: chi ci guadagna? Con il cassonetto ci guadagna il cittadino, la sua salute o ci guadagnano altri?”. Voci poi allarmate su spesa per cassonetti e di concomitante assenza di centomila Euro annui per l’abbandono della porta a porta, poi ancora voci di proposta di un “largo movimento” che Palagianello già dimostrò anni fa chiedendo con forza di non aprire la discarica San Felice, voci che ricordano che per le direttive europee le discariche sono fuorilegge. Voce infine dell’on. Paolo Rubino che invita ad “esser pronti ad un riproposizione dell’apertura della San Felice”. Un pericolo per Palagianello e Palagiano. Ecco che s’avanza la richiesta di una sospensione della delibera di acquisto dei cassonetti. “E proprio a volerli rimettere, perché acquistarne altri, dal momento che la vecchia vasca di decantazione è piena dei vecchi cassonetti di zinco, riposti con cura e ben allineati?”. Rubino invita a chiedere una seduta del Consiglio comunale discutendo piuttosto sui 4,5 milioni di Euro che giungeranno dalla Regione per la raccolta differenziata. “Vanno interessati gli organismi di controllo, come la Corte dei Conti”, continua Rubino, e provocatoriamente invita a porre i futuri cassonetti “dove abita chi non fa la porta a porta; pretenderemo anche tasse differenziate, per premiare chi vorrà continuare la porta a porta. Paventiamo problemi di ordine pubblico per il posizionamento dei cassonetti e la perdita della certificazione 14001. Ma noi non permetteremo che venga distrutta la nostra agricoltura”.
La replica dell’Assessore Caragnano e del Sindaco Petrera giunge dall’emittente Studio 100: “si tratta di un miglioramento della raccolta differenziata conforme al progetto di Ato Taranto 1. Mira a incentivare alla raccolta porta a porta sperimentale nel centro storico e porta a porta nel resto del paese per i rifiuti nobili e contenitori per organico e secco. È stato contattato un impianto di compostaggio di Laterza verso cui, quando attivo, sarà conferito il materiale raccolto. Si resta fermi nella scelta della raccolta differenziata: va messo invece in discussione il sistema visti anche i risultati. Oggi non esiste nella provincia di Taranto una serie di impianti di smaltimento. Siamo pronti a tornare in pieno al porta a porta in caso di apertura in provincia di impianti di compostaggio e riciclaggio”.

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