sabato 3 novembre 2007

Radio Palagianello: quanti ricordi!



26 Maggio 1977.
Come dimenticare questa data?
Fu il giorno in cui iniziarono i programmi di Radio Palagianello.
Sono passati trent’anni ma di quel periodo il ricordo resta vivo.
Erano quelli gli anni in cui, dopo il monopolio RAI, ogni realtà urbana, anche piccola come la nostra, ebbe il diritto di far sentire la propria voce nell’etere. Un ritardo inaudito frutto della preoccupazione di chissà cosa, un ritardo che non ho mai capito. Come mai ho capito il ritardo dell’introduzione della TV a colori: ci si preoccupava che l’introduzione del colore nelle trasmissioni in Italia avrebbe ucciso le industrie nazionali produttrici di televisori, non ancora pronte per l’innovazione tecnologica. E così abbiamo visto trasmissioni pur prestigiose ma in bianco e nero. Eppure rimpiango tanto la qualità, i contenuti di quella TV povera di colore, ma ricca di contenuti.
Ma torniamo alla radio, alla nostra radio. A Radio Palagianello, pur non dimenticando Radio Ghibli. La frequenza su cui trasmetteva Radio Palagianello era 99,500 MHz, lo studio in Via Sansonetti. Il proprietario, prematuramente scomparso, era Paolo Palumbo, di cui ancora in tanti ricordano i programmi serali. Vorrei però ricordare tutti quelli che si son susseguiti ai microfoni: Mario Notaristefano, la prima voce della radio, Franco Greco, Linetto Scarcia, Pino D’Eredità, Marcello Fatiguso, Nino Fatiguso, Franco Fatiguso, Giovanni D’Onghia, Maria D’Onghia, Carmela Goffredo (quante dediche abbiamo ascoltato dalla sua voce!)e poi tanti, tanti ancora, senza dimenticare il coraggio di Antonio Palumbo, fratello di Paolo, che dopo la perdita di “Paolo P. di R.P.” rilevò la radio dandole, pur per soli tre anni, una insperata seconda vita!
Era un bel modo di stare insieme, un modo per farci sentire da tanto lontano. Con orgoglio citavamo nelle trasmissioni le telefonate che giungevano sì da Taranto persino, ma soprattutto dalla Basilicata e dalla Calabria, dirimpettai talassici avvicinati dalle onde radio. Con dispiacere mi sono accorto di come fosse ed è impossibile dal punto di vista legale trasmettere su Onde Medie ed Onde Corte. Questo permetterebbe di farsi sentire davvero molto più lontano, questo permetterebbe di aprire molte più emittenti aprendo gli spazi ormai angusti della Modulazione di Frequenza, questo sarebbe un allargamento della democrazia!!!
Ad esempio, si potrebbe trasmettere a livello strettamente locale sulle Onde Medie sulla frequenza di 1503 KHz, che notoriamente non è occupata da emittenti nazionali. Così si potrebbe consentire la nascita di piccole emittenti locali, di talk-radio che non disturberebbero altre stazioni europee.
Ci sono sì le radio via Internet, ma il bello della radio è proprio il fatto che sia portatile e semplice da portare con sé.
Quanto sarebbe bello poter ripetere quella esperienza! Quanto sarebbe bello se le attuali generazioni potessero rivivere quegli anni fenomenali, con l’ausilio di tutte le innovazioni che la tecnologia ci offrirebbe: trasmissioni in diretta con postazioni esterne grazie a piccole ricetrasmittenti PLD o PMR ma anche con l’uso di Messenger, dirette del Consiglio comunale riascoltabili grazie al Podcasting e l’MP3, interviste catturate con microscopici registratori vocali, eventi sportivi e culturali.
Eppure le dirette esterne le abbiamo fatte anche allora. Nel 1981 Linetto Scarcia, Mimmo Salvatore ed io organizzammo una seguitissima diretta in occasione delle Amministrative di quell’anno, grazie all’uso di gettoni telefonici ed apparecchi pubblici ubicati nei pressi dei plessi scolastici sedi dei seggi. Fu un vero successo! Decidemmo di ripetere l’esperienza nel 1987 in occasione del referendum anticaccia, quello reso famoso da Adriano Celentano, tanto per capirci. Con gli allora giovanissimi Pasquale Poli e Francesco Francavilla organizzammo la diretta allo stesso modo. Un successo anche quello, ma non potemmo rinnovare l’esperienza perché la radio cessò di trasmettere, divenuta completamente ripetitore dell’emittente brindisina “Ciccio Riccio”, i primi giorni di Settembre del 1989.
La Messa in diretta. Quanta gente la ascoltava! Don Cesare Buonvino aveva nettissimi e chiarissimi riscontri anche da paesi vicini, principalmente Palagiano ma anche Castellaneta e Mottola. E pensare che ci bastava così poco per trasmetterla! Negli studi avevamo un piccolo trasmettitore che diffondeva il segnale verso il ripetitore su 99,500 MHz posto nella chiesa di San Giovanni Bosco, a nord di Palagianello. Negli immediati pressi dell’impianto, posto in una saletta adiacente la sacrestia, avevamo posto un piccolo deviatore, in modo che in una posizione permettesse la ricezione del segnale dallo studio radio e nell’altra inviasse verso il ripetitore il segnale dell’impianto di amplificazione della chiesa. Un’idea semplicissima ma geniale, che ci ha permesso di essere tra i primi nella zona ad offrire un servizio del genere. In precedenza era invece mio compito incidere su di un piccolo registratore a cassetta le omelie di Don Vincenzo Paradiso, della Parrocchia della Regina del Santo Rosario nella Messa delle 9,30, per poi ritrasmetterle immediatamente dopo in radio.
Questa è una piccola serie di ricordi legati alla radio. Prossimamente ce ne saranno altri, sempre che la memoria non mi abbandoni(!...). Se li gradite, fatemelo sapere! La mia e-mail è:
francofischetti@alice.it

4 commenti:

LION ha detto...

CIAO FRANCO MI CONGRATULO CON TE INANZITUTTO PER L'ATTENZIONE CHE DIMOSTRI VERSO LE COSE CHE HANNO E CHE CARATTERIZZANO LE GIOIE E I DOLORI DEL NOSTRO PAESE.
CMQ W RADIO PALAGIANELLO MAGARI RITORNASSE
CIAO TI SALUTO CON STIMA E AMICIZIA

Unknown ha detto...

caro franco per quanto voglio bene al nostro paese spero che i politici di nuova generazione siano veramente al servizio della nostra gente e non come in passato che la gente era al servizio del politico.
Pronostico elettorale^ Comunque vada sara un successo,^ viva il paese più bello del momdo.

vikmel ha detto...

Ciao Franco,innanzitutto complimenti vivissimi per il tuo blog.
Con te Palagianello occupa un posto in prima fila anche OnLine.
Saluti Vito Pastore76

Pino D'Eredità ha detto...

Grazie per il ricordo di quegli anni e per la citazione nell'articolo. Sono stati anni indimenticabili e meravigliosi.
Pino D'Eredità