giovedì 28 febbraio 2008

Conferenza stampa "Unità e Libertà per Palagianello"



“È una sfida non facile. Abbiamo deciso di proporci al paese con una oculata cernita dei candidati scegliendo i migliori che offra il paese, guardando ad onestà e competenza, perché Palagianello ha importanti opere che vanno condotte a termine”.
Questo l’esordio dell’arch. Francesco Petrera, le prime parole della conferenza stampa di questa mattina insieme ai rappresentanti di Rifondazione Comunista (il segretario Giacinto Donvito), dei Verdi (Giuseppe Pavone), della Segreteria dei Comunisti Italiani (Michele Barulli) e del Movimento Civico “Cittadini per Palagianello” (Bartolomeo Antonicelli).
“Continuiamo un percorso avviato al termine del mio mandato amministrativo. Vogliamo recuperare i valori del centro-sinistra e continuare a proporli e per questo, con le forze della nostra area, terreno degli incontri per cercare unità evitando veti incrociati”. Petrera ha anche confermato la disponibilità verso le primarie, con stilettate verso chi non le vuole ma anche verso chi si propone, pur con le primarie, avendo perso od essendogli stata negata una poltrona più elevate di quella di sindaco.
“Oggi non mi autocandido ma accolgo l’invito a scendere in campo sciogliendo le riserve. Tutto ciò va concretato con una squadra. Devono essere i migliori a guidare la comunità. L’elemento chiave è non accettare il compromesso, il che significherebbe ledere la comunità. Non sarà una battaglia contro qualcuno ma per qualcosa, ed ai cittadini renderemo noto nei dettagli il nostro programma”.
“Unità e Libertà per Palagianello” è il nome della coalizione, conclude il sindaco uscente: contiene i colori della bandiera italiana e quelli dell’arcobaleno che concorrono a formare un cuore al centro. “Sono il simbolo dell’amore verso la cittadina, con i sensi e non con l’istinto. Chiederemo il voto a tutti i cittadini e per questo abbiamo anche lanciato una campagna d’ascolto, ricevendo proposte per il paese”.
Il Petrera-pensiero emerge dall’ascolto delle risposte ad alcune nostre domande: qualificazione della spesa pubblica compiendo una lotta all’evasione già iniziata, aiutare le famiglie deboli e svantaggiate pensando ad esempio a chi è proprietario di una casa, allontanarsi dall’idea che un paese debba avere obbligatoriamente la propria zona industriale per cui ci possono essere realtà con zone industriali senza opifici o con il solo sviluppo del sogno della colonizzazione industriale da altre regioni. Sarebbe più logico secondo Petrera guardarsi intorno, favorire le iniziative locali già esistenti per poi studiare forme specialistiche di piccole industrie. Un’occhiata anche alle energie rinnovabili, favorendo l’edificazione di abitazioni di nuova concezione e che prevedano recupero delle acque e pannelli fotovoltaici con regolamenti edilizi appositamente studiati. Ma è solo qualcuna delle idee del gruppo dell’arch. Petrera.

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