mercoledì 7 maggio 2008

Messaggio di Vito Vincenzo Di Turi

Ricevo e volentieri pubblico un messaggio pervenutomi per Posta Elettronica dall'Amico Vito Vincenzo Di Turi: "Egregio Amico, ti ringrazio per le acconce parole rivolte, bontà tua, alla mia persona. Quale artigiano della storia, ho raccontato le vicende antiche del nostro Paese, con i fatti ed i misfatti accaduti durante il secolo di aggregazione a Palagiano, memore dei suggerimenti Danteschi:/"Poi che la carità del natìo loco//mi strinse, raunai le fronde sparte . . ."/(Dante: Inferno: C. XIV v. 1 -- 2). Nel lavoro di ricerca mi ha sostenuto un ammonimento cinquecentesco: /Chi non può tutto, faccia quello che più gli sia possibile/. Ora tocca a te, ed ai giovani di buona volontà, provare ad inalare le sacre polveri degli archivi ancora inesplorati. Palagianello ve ne sarà grata. Ancora grazie. Vito Vincenzo Di Turi".
Grazie ancora a Vito Vincenzo Di Turi, insigne ed appassionato storico locale, per il gradito messaggio. A Palagianello sicuramente ci sarà gente, magari anche non più tanto giovane, ma certamente di buona volontà, protesa verso la conoscenza e la diffusione di settori della storia del nostro territorio che ancora restano nell'oscurità, evitando che cadano irrimediabilmente nell'oblìo.

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